Tour de France 2023, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2023.

TOP

Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck): Al netto di un movimento non proprio ineccepibile, il belga domina ancora la scena e fa l’en plein di volate, dando l’impressione che ormai anche la Maglia Verde diventa una sua proprietà. Stavolta non supportato in maniera eccezionale dai suoi compagni, ha la lucidità di aspettare e vedere cosa fanno gli altri prima di far esplodere tutta la sua potenza, confermando così anche una grandissima crescita mentale, figlia della fiducia che vien vincendo.

Mark Cavendish (Astana Qazaqstan): La delusione dopo il traguardo è più che comprensibile per il campione britannico, che va vicinissimo al record tanto desiderato malgrado un problema meccanico gli impedisca di giocarsela fino in fondo. Forse non avrebbe vinto comunque, ma la sua volata è perfetta, figlia di esperienza ovviamente, ma anche di ottime gambe che nelle prossime tappe potrà nuovamente mettere alla prova per andare a superare Eddy Merckx.

Simon Guglielmi (Arkéa-Samsic): Se gli altri si arrendono, il corridore francese non ci sta a fermarsi solo perché la fuga di giornata è votata al fallimento. Vive così gran parte della tappa da solo, in testa alla corsa, con ore e ore di primi piani e grande visibilità, per sé e per la maglia. Combattivo di giornata, sale poi anche sul podio a Bordeaux dopo aver animato, come ha potuto, una giornata che altrimenti sarebbe stata ancora più lunga.

FLOP

Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla): Continua a dire che la condizione c’è e che bisogna farlo vedere. Oggi tuttavia è un altro di quei giorni in cui non ci riesce, forse anche per colpa dei movimenti di una squadra che non riesce a posizionarlo al meglio.  Ma anche quando è il momento di dare massima potenza non sembra averne quanto dice. Le occasioni ci saranno ancora, ma son sempre meno…

Mads Pedersen (Lidl-Trek): Queste non sono le sue volate, ma in realtà oggi poteva diventarlo. Corridore resistente preferisce gli arrivi allo sprint più duri, magari dopo tappe più impegnative di questa, forse anche senza questo caldo, tuttavia è anche un corridore che quando parte lungo è molto difficile da riprendere grazie alla sua progressione. E una mossa del genere oggi c’era lo spazio per provarla.

Jordi Meeus (Bora-hansgrohe): Preferito a Sam Bennett lo sprinter belga coglie oggi il suo miglior risultato chiudendo sesto al traguardo, ma è probabile che l’irlandese avrebbe potuto fare di meglio. L’impressione è che gli manchi sempre qualcosa in questi finali e non è detto che riuscirà a trovarla prima di Parigi.

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